Una serata di esercitazioni di Paolo.


Riuscire a vedere Paolo quando compone è cosa assai rara, anche se a me è capitato; vederlo invece esercitarsi alla chitarra è molto piacevole e può accadere a chiunque degli amici.
Egli non ama le esibizioni diciamo "ufficiali" semplicemente perché non dispone di un bel gruppo di strumentisti; rifiuta quindi sempre gli inviti ufficiali; ma se si trova tra amici non ti molla mai: è capace di suonare per tutta la notte e spaziare in lungo e in largo per tutti - usiamola pure questa parola - i generi musicali.
Mi e' capitato una sera d'autunno che andai a casa sua e lo colsi - come lui stesso dice - "in flagranza di reato" mentre si esercitava con la chitarra, utilizzando la strumentazione elettronica Roland e Yamaha di cui dispone per le basi musicali con gli stili già programmati. In un batter d'occhio, imposta uno stile e programma una serie di armonie, parte con la chitarra ed è subito Musica. Diceva che era veloce per non farmi annoiare nell'attesa, ma non si era accorto che mi ero preparato per registrarlo.
Troverete qui avanti i download della sequenza - esattamente come quella sera - di quei brani, parte dei quali eseguiti su reminiscenze di chitarristi famosi, alcuni modificati a suo piacimento, altri, vi assicuro, inventati all'istante, perché Paolo è maestro dell'improvvisazione.
Non voglio continuare con parole, specialmente di elogio, ma, poiché se state leggendo questa pagina può darsi anche che non mi credereste, vi invito a downloadare gratis tutte le Musiche suonate in quella serata affinché possiate ben comprendere quanto vi dico.
Cominciai a registrare quando Paolo si stava diciamo scaldando le dita con una sua personalissima versione - chiamato da lui stesso "adattamento per chitarra sola" tagliato e modificato - della famosissima "Gazza Ladra" di Gioacchino Rossini. Certo, lui stesso diceva che era assurdo pretendere di fare un' intera orchestra con una chitarra, ma l'importante era ed è dare l'idea, anche se la sola idea che io avevo in mente in quel momento era di avere davanti a me un pazzo scatenato. Inizio a registrare e ascolto dei tamburi fatti con la chitarra - incredibile - ed ecco l'Ouverture dell'Opera rossiniana e poi la "sua" versione ridotta, tagliata, ristretta al solo scopo di giocare, di scherzare con la chitarra, di divertirsi e divertire un amico.

Poi mi parlò tanto della chitarra, di questo strumento da lui definito "strano ed inquietante" e cominciò ad esercitarsi su alcuni chitarristi famosi a lui molto cari: subito seguirono due esercizi, del tutto personali, su Wes Montgomery.

Dopo Montgomery, mi piace esercitarmi su me stesso: e subito un esercizio su Paolo Piccirilli.

- Poi, mi disse, facciamone uno su "gli altri".

- Ora ti farò ascoltare come suona Al Di Meola, un grandissimo della chitarra.
E vi fu un esercizio su Al Di Meola.

Altri e due su Paolo Piccirilli.

Un brano famosissimo di Chet Atkins.

Ancora torna a parlarmi di Montgomery e via un altro piccolo brano sempre per gioco.

Infine un Boogie - Woogie e mi accorgo che è finito il nastro.

Peccato, ma la serata è stata divertentissima.
Provate voi ad ascoltare e poi contradditemi pure, se volete.
 

Gianfranco Molle